A due giorni dall’anniversario dell’intervento russo in Ucraina, è stato avviato il primo procedimento penale nella Federazione Russa contro un membro delle forze armate ucraine.
Al banco degli imputati Anton Cherednik, sergente maggiore del corpo dei marines delle forze ucraine, processato dal tribunale militare del distretto meridionale di Rostov sul Don per trattamento crudele della popolazione civile, uso di mezzi e metodi proibiti nei conflitti armati, omicidio e addestramento per compiere azioni terroristiche.
Nello scorso anno, Cherednik ha ucciso più di un residente di Mariupol: la prima volta, il 27 marzo 2022, ha fermato due uomini nel villaggio di Mirny e li ha obbligati a sdraiarsi a terra, pretendendo che si esprimessero in ucraino e intimidendoli sparando in aria, finché ha deciso di puntare l’arma su uno dei due per un errore di pronuncia e fare fuoco; la seconda volta, nel giugno 2022, avrebbe ucciso un altro civile con la stessa crudele e pretestuosa motivazione.
La Corte del distretto meridionale sta inoltre esaminando il caso di Denis Muryga, che essendo accusato come membro del Battaglione nazionale Aydar, incapperebbe nell’art. 208 del codice penale russo che riguarda la “partecipazione a una formazione armata non prevista dal diritto federale per scopi contrari agli interessi della Federazione Russa” e, come nel caso di Cherednik, nell’art. 205.3 per “addestramento per lo svolgimento di attività terroristiche”.
La notizia è riportata con le stesse identiche parole sia dalla Tass, fonte primaria, da Ria Novosti e da altre testate russe, così come dagli organi d’informazione occidentali. Presumibilmente Tass ha riportato il comunicato della procura competente che si sta occupando dell’incriminazione di Cherednik; si tratta comunque dell’unica informazione reperibile sul caso.
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