“L’energia da fusione nucleare sarà così economica che non varrà la pena di farla pagare agli utenti”.
Con queste parole del 1954, il presidente della Commissione per l’Energia Atomica degli Stati Uniti, Lewis Strauss, annunciò l’inizio della sperimentazione di questa nuova forma di produzione di energia. A quasi settant’anni da quelle parole, tuttavia, la fusione nucleare non è ancora riuscita ad avverare il sogno di Strauss. Sebbene in un articolo, apparso su Science Focus nel dicembre 2021, si parlava di enormi progressi nella soluzione delle molteplici problematiche tecniche di progettazione, tuttavia, fino ad ora, non si è ancora riusciti a creare un saldo netto di energia da questa tecnologia. Per semplificare, gli scienziati stanno cercando di creare delle centrali che simulino le condizioni chimico fisiche della crosta solare, con la gestione di temperature di 100.000.000° C. “Se è davvero la soluzione definitiva, scopriamo se funziona o no'”, dice il dottor Tim Luce, responsabile scientifico e operativo del Reattore sperimentale termonucleare internazionale (ITER), in costruzione nel sud-est della Francia. ITER è il più grande progetto sperimentale di fusione. Il suo costo di costruzione di 22 miliardi di dollari è sostenuto dai governi di due terzi del mondo, tra cui l’UE, gli Stati Uniti, la Cina e la Russia, e quando sarà acceso nel 2025 sarà il più grande reattore a fusione del mondo. Se funzionerà, ITER trasformerà l’energia di fusione da oggetto di sogno a fonte energetica praticabile. Aldilà dei proclami ed al netto delle critiche fattuali, siamo sicuri che queste classi politiche che vediamo in giro per il mondo, supporteranno l’implementazione di forme di energia pulite ed addirittura gratuite, con buona pace dei colossi energetici tradizionali? Comunque possiamo stare tranquilli che questa tecnologia e tutti i miliardi di dollari spesi, non lo saranno stati invano: se anche la fusione nucleare dovesse dimostrarsi inutilizzabile per la produzione di energia, sarà sicuramente “riciclata” dall’industria bellica.
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