Giornate di manifestazioni, scontri e forti proteste in Kenya. Lunedì si sono tenute in tutte le città del Kenya grandi manifestazioni contro il governo ed il presidente William Ruto. A fomentare e guidare le manifestazioni è il leader dell’opposizione Raila Odinga, 78 anni, ex primo ministro e più volte candidato alla presidenza del paese. Odinga ha chiamato il popolo del Kenya a scendere in piazza per settimane ogni lunedì e giovedì, per fare pressione su Ruto considerato incapace a gestire la grave crisi economica causata dall’altissima inflazione che attanaglia il paese. Le manifestazioni si sono tenute nelle principali città e nella capitale Nairobi. Ci sono stati scontri tra i manifestanti e la polizia che ha usato gas lacrimogeni e cannoni ad acqua contro lo stesso Odinga e lo spezzone di corteo da lui guidato. Nella città di Kisumu, ad est della capitale, si è registrato un morto fra i manifestanti, anche se le dinamiche dell’accaduto sono ancora da valutare, secondo la polizia kenyota. Odinga ieri ha spronato i cittadini del Kenya a continuare le proteste nonostante la repressione della polizia, ad oltranza finché Ruto non avrà lasciato la presidenza. Il presidente Ruto, nel frattempo, ha dichiarato alla tv nazionale e ai giornali locali che le proteste sono legittime ma i criminali che scendono in strada per distruggere tutto, verranno arrestati, denunciati e puniti. Nella città di Kibera, roccaforte dell’opposizione, sono state date alle fiamme la chiesa presbiteriana e la moschea; non stati segnalati feriti o morti, ma l’incendio ha scioccato la popolazione locale e i capi religiosi che hanno subito invitato alla calma e alla convivenza civile le due comunità religiose.
Dall’Unione Africana arriva il monito allarmato da parte del presidente Moussa Faki Mahamat che ha espresso profonda preoccupazione per “per le violenze che hanno provocato la perdita di vite umane, danni alla proprietà e l’interruzione di alcune attività economiche a Nairobi” e ha esortato “tutte le parti interessate a mantenere la calma e ad impegnarsi nel dialogo per affrontare eventuali differenze che possono esistere nell’interesse supremo dell’unità nazionale e della riconciliazione”.
Le proteste contro il caro vita sono anche il frutto delle tensioni politiche nel paese a seguito delle elezioni politiche dello scorso anno in cui Raila Odinga ha accusato di brogli proprio Ruto, che lo ha sconfitto per pochi voti nella corsa presidenziale, mentre la coalizione Azimio La Ruoja a sostegno di Odinga ha ottenuto la maggioranza dei seggi parlamentari. Una tensione politica destinata ad accrescere, col pericolo dello scoppio dell’ennesima guerra civile nel continente africano.
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