Continua l’attacco dell’Unione Europea contro gli agricoltori europei. Oggi nel mirino di Bruxelles sono finite le colture intensive olandesi a causa delle grandi quantità di azoto che tali produzioni immetterebbero nell’ambiente. La soluzione prospettata dal governo olandese di Mark Rutte – con il benestare della Commissione europea – prevede la vendita volontaria (almeno in teoria) dei terreni “incriminati” da parte degli agricoltori; a comprarli sarà il governo stesso che ha stanziato una cifra di 1 miliardo e 700 milioni di euro. L’intenzione del governo olandese è quella di ridurre del 20% le emissioni inquinanti derivanti dall’agricoltura, acquistando le terre sottoposte a coltivazione intensiva che rappresentano il 50% delle esportazioni del paese.
Nonostante il governo assicuri che si tratti di una vendita volontaria, in realtà molti commentatori ed esperti di politica olandesi hanno fatto notare che la vendita è un obbligo surrettizio. “L’UE ha dato al governo olandese il via libera per rilevare 3000 fattorie olandesi offrendo loro il 120% del valore di mercato”, ha affermato la commentatrice olandese Eva Vlaardingerbroek e ha aggiunto: “’incentivandoli’ a vendere ‘volontariamente’ (se non lo fanno, saranno espropriati in seguito)”. Dunque, gli agricoltori olandesi devono scegliere: o vendono, guadagnando pure sul valore reale di mercato, oppure saranno espropriati senza ricevere un euro. Più che una proposta di vendita, è una minaccia in puro stile mafioso, sicuramente non una novità in seno ai palazzi di Bruxelles. In effetti, lo scorso novembre, il ministro dell’azoto Van der Wal aveva dichiarato che “dopo questa offerta non ce ne sarebbe stata una migliore”, con tono sprezzante che ricorda la famigerata “offerta che non si può rifiutare” di Don Vito Corleone. Inoltre, la televisione olandese NOS ha anche riportato la notizia di un incontro che Diederik Samsom della Commissione europea ha avuto con alti funzionari olandesi del ministero dell’Agricoltura e ha consigliato loro di rilevare gli agricoltori perché le emissioni di azoto nei Paesi Bassi erano troppo elevate. “Gli agricoltori olandesi sono andati a sbattere contro un guardrail”, sembra aver detto Samson “adesso, è impossibile risolvere la faccenda con dei correttivi”.
Dunque, l’UE è sempre impegnata in questa guerra dichiarata contro l’agricoltura europea; nascondendosi dietro al dito rappresentato dall’inquinamento, a Bruxelles puntano all’azzeramento dell’agricoltura europea come l’abbiamo conosciuta fin qui, per poter dare campo libero agli Ogm, favorendo gli amici degli amici delle multinazionali. Tutte scelte che non hanno lasciato indifferenti gli agricoltori di Francia e Olanda che hanno già manifestato più volte la loro contrarietà.
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