“Bce ci ripensi: stop a un nuovo aumento di tassi a inizio anno”. Con queste parole Antonio Patuelli, presidente Abi (Associazione bancaria italiana), ha commentato la decisione della BCE. “I prezzi dell’energia in Europa sono scesi: chi specula vede imminente un armistizio in Ucraina” ha continuato. Quindi, nonostante i segnali distensivi che arriverebbero dal fronte ucraino e la “tenuta” del prezzo del gas, la BCE sarebbe ancora orientata ad un aumento dei tassi. Critiche alla decisione della BCE arrivano anche dalla stessa Giorgia Meloni, che si è definita “sconcertata”. Stando a quanto riporta il Financial Times, l’Italia è il paese europeo che soffrirà maggiormente una crisi del debito, sfiorando il deficit, quando nei prossimi mesi la BCE alzerà i tassi d’interesse e acquisterà meno obbligazioni. Intanto la speculazione continua e, stando ai dati dell’authority nazionale sull’energia ARERA, sulle bollette pagheremo +23,3% per i consumi di dicembre 2022.
Ma come? Ora che ci eravamo preparati ed abituati così bene alla guerra, la vogliono fermare? E ora come faranno tutti gli speculatori, i commercianti di armi, la banche di affari ed i grandi fondi di investimento? Certo c’è sempre la pandemia, la crisi energetica e quella climatica, ma vuoi mettere la guerra. La guerra è un’altra cosa, ha quell’aura apocalittica come nessun’altra. Ci sentiamo, timidamente, di fare un appello dalle pagine di questo giornale: Putin, Zelensky, se davvero avete anche lontanamente pensato ad un armistizio, ripensateci. Non stressate gli speculatori e le banche centrali. Fate la guerra, un altro paio di anni almeno, così tutti i loro piani potranno avere compimento e tutto andrà a posto. Fino a quando non capiremo che le scelte finanziarie di qualsiasi struttura sovranazionale sono congegnate proprio per impoverire il popolo, a vantaggio della grande finanza, e fino a quando non capiremo che i loro “errori”, che possono essere un aumento dei tassi, una riduzione dei tassi, spread, inflazione, price cap, Mes, e quant’altro, sono in realtà delle scelte consapevoli e ragionate, resteremo sempre in questo limbo di speranza, ed in questo limbo moriremo.
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