I Virus come la Mafia

di Ugo Fuoco

per Avanti.it

Mentre scrivo è da poco trascorso il 23 Maggio 2022, trentennale dell’assassinio del giudice Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo e di tre dei suoi uomini di scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

La strage di Capaci, dopo 30 anni, pare ancora avvolta nel mistero.

Quello della strage di Capaci è un mistero che, dalle mie parti, alle falde del Vesuvio, definiscono “di Pulcinella”.

A Palermo persino il Monte Pellegrino sa che, ad uccidere il giudice Falcone, furono gli esponenti della Universal Legion, manovalanza assoldata fra le file dell’estremismo di destra siculo che aveva il suo quartier generale nel Commissariato palermitano del San Lorenzo, assurto all’epoca dei fatti come vero e proprio opificio di una collaborazione fra quelle grigie figure che, da sempre, rappresentano una forma di “parastato criminale” e che in Sicilia prendevano ordini dal Centro Scorpione, la Gladio locale, espressione diretta della rete paramilitare denominata “Stay-Behind” ed attraverso la quale la CIA, quindi e gli U.S.A., operavano – e probabilmente operano ancora oggi – un controllo capillare dei governi di quei paesi reputati d’importanza geopolitica strategica.

Quand’ero in Sicilia ho percorso quell’autostrada A29 decine di volte, forse centinaia, per recarmi praticamente ogni giorno da Palermo a Carini, e ricordo vividamente che non passasse uno solo di quei giorni senza che, all’altezza di Capaci, io non mi domandassi come fosse stato possibile che media irreggimentati, e forse fuorviati consapevolmente da informazioni filtrate ad hoc dalle intelligence in loco, avessero potuto raccontare di quegli accadimenti in un modo farsesco ed inattendibile.

La versione ufficiale ci racconta di ‘un gruppo di pecorai’ – come li definì l’avvocato Gioacchino Genchi – che standosene sulle colline in prossimità dell’autostrada avrebbe innescato la deflagrazione al momento del passaggio delle auto di Falcone e della sua scorta.

Una narrazione da pellicola hollywoodiana.

Quel che tutti dimenticano, però, è che Falcone viaggiava su un aereo dei Servizi Segreti coperto da segreto di Stato e che il quando e il come del suo arrivo a Palermo da Roma non potesse saperli nessuno.

Chiunque lo abbia saputo, pertanto, lo seppe dagli stessi apparati dello Stato.

I Corleonesi non avevano la capacità organizzativa, strategica e di intelligence per porre in essere un attentato del genere.

La Mafia fu usata.

Dei mafiosi servivano le cicche di sigarette su quelle colline, analizzate non casualmente dall’FBI nei suoi laboratori, e che consegnarono ‘il colpevole’ ad un’opinione pubblica già sviata da decenni di un’epica della Mafia la quale, piuttosto che apparire agli occhi della collettività come una denuncia nei confronti dell’efferatezza criminale, assumeva già all’epoca i tratti di una connotazione apologetica, suscitando un dissenso intriso di un comprensibile rispettoso sentimento di fascinazione capace di rendere credibile null’altro che una “fiaba” ben orchestrata.

Mi avvedo in questo periodo storico di quanto la Mafia rassomigli ai Virus.

Occorre anche in questo caso partire da lontano.

Nel giugno del 2001, il CSIS (Centro per gli Studi Strategici Internazionali), in collaborazione con la Johns Hopkins University e l’ANSER (Analytic Services Inc.), simulò un attacco di vaiolo sulla popolazione americana da parte di bioterroristi.

Da quel momento ha inizio un’opera di attenzionamento da parte del governo Statunitense rispetto alla minaccia di possibili attacchi bioterroristici che utilizzino il vaiolo come arma biologica, tanto che la FDA autorizza nel 2007 un vaccino contro il vaiolo prodotto dalla Sanofi Pasteur.

Nel 2014 il filantropo Bill Gates finanzia la multinazionale Chimerix per lo sviluppo del farmaco antiebola “Brincidofovir”, il quale verrà poi rietichettato con il nome di ‘Tembexa’ ed approvato dalla FDA come primo farmaco antivirale per curare il vaiolo.

Siamo al 2017 ed il business intorno ai farmaci antivaiolo prosegue senza battute d’arresto.

E’ nel ’17 che la multinazionale Emergent Biosolutions, già passata alla storia per aver provocato invalidità permanenti o temporanee in oltre 300.000 soldati attraverso la vaccinazione contro l’antrace, acquisisce il business dei vaccini antivaiolo dalla Sanofi Pasteur.

Il 13 luglio dell’anno successivo la FDA approva il farmaco TPOX (Tecovirimat), della Siga Technologies, per il trattamento del vaiolo ed il 10 Settembre dello stesso anno la Siga firma un contratto da 629 Milioni di Dollari con la BARDA (Biomedical Advanced Research and Development Authority) per fornire il suo farmaco alle scorte dello Stato in soluzione orale ed endovenosa.

Il business continua a spron battuto ed il 3 settembre 2019 la Emergent Biosolutions si aggiudica un contratto da circa 2 miliardi di dollari con la HHS (il dipartimento della salute statunitense, equivalente del nostro Ministero della Salute), per fornire il vaccino contro il vaiolo denominato “ACAM2000”.

Pochi giorni dopo, il 24 Settembre 2019, la FDA approva il primo vaccino vivo non replicante contro il vaiolo ed il vaiolo delle scimmie, denominato “Jynneos”.

A meno di due mesi da questa data la FDA, il 15 novembre, pubblica le linee guida definitive per lo sviluppo di trattamenti contro il vaiolo nell’ottica di preparazione ad una eventuale fase critica.

La “corsa al vaiolo” prosegue e nel 2020 la Siga Technologies consegna oltre 32 milioni di Dollari di trattamenti contro il vaiolo all’HHS.

La FDA sferra un altro colpo d’anticipo alle possibili pandemie di vaiolo quando, il 4 Giugno del 2021, premia gli sforzi filantropici (e gli investimenti multimilionari) di Bill Gates, approvando il Tembexa come primo trattamento antivirale in assoluto contro il vaiolo. Il farmaco viene autorizzato per tutte le fasce d’età, neonati compresi.

Già, il Tembexa…trattamento al quale Bill Gates ed i suoi partner si erano dedicati sin dal 2014 e che pare avere, come unico “effetto collaterale”, la sterilità negli uomini.

Intanto la Siga Technologies fa affari d’oro con il suo farmaco TPOXX contro il vaiolo delle scimmie, accordandosi il 21 luglio 2021 con l’Università di Oxford per espanderne l’utilizzo nell’Africa Centrale e stipulando, grazie alla collaborazione della sussidiaria di Pfizer, la Meridian Medical Technologies, un contratto con il Canada da 47 Milioni di Dollari per la fornitura del medesimo.

Il 31 ottobre Joe Biden firma l’ordine esecutivo numero 14051, per esercitare l’autorità sulle scorte nazionali di trattamenti contro il vaiolo.

Il 9 novembre del 2021 Bill Gates avverte il mondo della possibilità di attacchi bioterroristici con il vaiolo negli aeroporti, richiedendo la costituzione di una task force internazionale per la salute e 10 miliardi di dollari per la ricerca e lo sviluppo, dilazionabili con la formula di un miliardo al mese circa.

Veniamo ora ai “giorni nostri”.

A maggio del 2022 negli Usa ed in Europa emergono i primi contagi da vaiolo delle scimmie.

Il 19 maggio 2022 i Ministri della Salute del G7 provvedono a porre in essere una simulazione per una eventuale pandemia di vaiolo che abbia origine da un morso di leopardo.

Ecco.

Una analoga sequenza temporale fatta di pianificazioni, partnership, accordi commerciali, simulazioni pandemiche e disponibilità di fondi, investimenti e finanziamenti miliardari l’abbiamo già riscontrata con il Covid-19.

Qualcuno potrebbe ora domandarsi quale possa mai essere il nesso, il collegamento, la correlazione fra i Virus e la Mafia.

La domanda è d’uopo ed è indispensabile fornire, a questa domanda, una risposta.

Ufficialmente la Mafia ha “schiacciato il bottone” per compiere le stragi, e magari lo ha fatto davvero.

La Mafia è responsabile di tante morti, vittime innocenti…ma alle spalle della Mafia, come è noto, si muoveva un sistema assai più grande della Mafia stessa.

Quel sistema aveva degli obiettivi, ipotizzabili, immaginabili ma mai pubblicamente disvelati da alcuno.

Ebbene i Virus che hanno cambiato il mondo e che paiono imperversare e colpirci in modo inconsueto rispetto al passato, rassomigliano terribilmente alla Mafia.

Il parallelismo è meno ardimentoso di quanto possa apparire.

I Virus risultano essere i responsabili di tante morti, vittime innocenti, ma alle spalle di quei Virus è ormai conclamata la presenza di un sistema globale assai più grande dei Virus stessi.

Quel sistema, come ogni sistema, ha degli scopi, degli obiettivi.

Questi scopi sono ipotizzabili, immaginabili ma nessuno intende disvelarli pubblicamente.