Continua la lenta e progressiva escalation militare fra Cina e Taiwan con quest’ultima sostenuta fortemente dagli USA. Dopo le esercitazioni navali e aeree dei due settimane fa, condotte dell’Esercito Popolare di Liberazione (le forze armate cinesi), tenutesi a largo delle coste taiwanesi e che hanno anche simulato l’attacco contro obiettivi dell’isola, gli Stati Uniti rispondono con l’invio di 200 istruttori militari che affiancheranno le truppe di Taiwan, sia nel reclutamento delle nuove forze di leva dopo la reintroduzione del servizio di leva obbligatorio della durata di un anno, sia nelle prossime esercitazioni militari che le forze armate isolane hanno in programma durante l’anno. La notizia, anticipata già a febbraio dal Wall Street Journal, è stata diffusa dal sito Taiwanese News. Secondo il quotidiano taiwanese, le truppe americane si occuperanno della valutazione del metodo di reclutamento ed addestramento, oltre a fornire informazioni e dettagli sull’utilizzo di nuove tattiche di guerra. Il rapporto citato dal Taiwanese News, inoltre, riporta una informazione molto importante: quando le navi della marina di Taiwan prendono il largo per le loro missioni di addestramento del personale, intraprendono esercitazioni congiunte con la marina militare americana presente nelle acque del Pacifico. Una informazione che getta una luce ancora più chiara sui rapporti tra Taiwan e Stati Uniti. Il rapporto, poi, ha sottolineato che i piloti dell’aeronautica militare di Taiwan e altro personale hanno seguito per molti anni l’addestramento presso la base aeronautica di Luke nella contea di Maricopa, in Arizona. Infine, stando alle fonti di CNN e di Radio Free Asia, lo scorso anno le forze armate taiwanesi avrebbero partecipato – probabilmente con 7000 uomini – alle varie esercitazioni tenute dall’alleanza dell’indo-pacifico (la Nato asiatica), esercitazioni che si sono ripetute lo scorso mese e che hanno coinvolto Corea del Sud e USA.
“L’esercito di Taiwan ha bisogno della massima esposizione diretta possibile ad altri eserciti in quanto è stato isolato per oltre 40 anni e il suo sviluppo delle capacità ha languito di conseguenza” ha dichiarato Grant Newsham, ex colonnello della Marina degli Stati Uniti in un’intervista a Radio Free Asia.
La questione di Taiwan si infiamma sempre più. La Cina non è disposta a cedere di un millimetro nelle sue rivendicazioni sull’isola considerata separatista; gli USA invece non sembrano intenzionati a smettere di usare Taiwan come pungolo contro Pechino, continuando quel tentativo di accerchiamento del gigante cinese, tra Nato Asiatica, pressioni ai confini indo-cinesi e il sostegno a Taiwan.
Lascia un commento