Le principali organizzazioni indiane degli agricoltori, in una lettera scritta al premier Modi, esortano il governo a porre immediatamente fine alla sperimentazione sulla coltivazione di senape OGM.
Gli agricoltori contestano soprattutto i dati e le proiezioni, che millanterebbero un aumento di produzione della senape OGM, senza nessun riferimento scientifico a supporto di tali affermazioni.
Sottolineano altresì che la deregolamentazione di queste nuove tecniche avrà gravi conseguenze socio-economiche e impatti potenzialmente gravi sulla salute e sull’ambiente.
Anche il continuo tentativo di arrampicarsi sugli specchi di fantomatiche pubblicazioni scientifiche per supportare l’introduzione degli OGM, risulta poco credibile se si indagano più in profondità gli “interessi contingenti” degli scienziati che premono per la deregolamentazione delle “nuove tecniche genomiche” (NGT), nuovo nome che hanno trovato per gli OGM, visto lo scarso appeal del precedente. Molti di essi hanno interessi diretti o indiretti nella commercializzazione e nel marketing di nuovi organismi geneticamente modificati (OGM). Hanno brevetti o domande di brevetto o altri collegamenti con l’industria delle sementi e della chimica agraria.
Per ritornare al caso indiano, la tecnologia della senape DHM-11, sembrerebbe essere stata brevettata dalla Bayer e prevederebbe, nel suo ciclo di produzione, l’uso “consigliato” di glufosinato, un erbicida pericoloso come il glifosato, prodotto dallo stesso colosso di Leverkusen.
E se c’è di mezzo la Bayer, allora siamo più tranquilli.
AD
Lascia un commento