Emanuele Quarta
Avanti.it
Noi siciliani, è risaputo sin dai tempi di Cicerone, abbiamo un senso del sarcasmo innato e talmente radicato da trasformare ogni nostra azione in una fonte inesauribile di sarcasmo tendente al tragicomico. Siamo così sarcastici che non riusciamo proprio a non farne nostra fonte di ispirazione fino al punto da risultare ridicoli.
Se poi questo modo di essere viene unito alla politica, i risultati sono straordinari.
Francesca Donato è, da questo punto di vista, una degna rappresentante del “ridicolismo” in salsa sicula. La “pasionaria” salviniana, eurodeputata con Lega, è approdata – Udite! Udite! – alla corte di Totò Cuffaro detto “Totò Vasa Vasa”. Se il nome non vi dice nulla, stiamo parlando di quel Totò Cuffaro condannato per favoreggiamento personale nei confronti di esponenti di Cosa Nostra e rivelazione di segreto istruttorio e che dopo la sentenza festeggiò con un bel vassoio di cannoli con la ricotta.
Va bene, qualcuno dirà che Cuffaro ha già pagato il conto con la giustizia e quindi bisogna essere garantisti, però parliamo sempre di un soggetto(-ne) abbastanza importante con amicizie importanti ed un passato oscuro. Tuttavia la Donato, intervistata da “Repubblica” ci rassicura: “Totò è un uomo nuovo, diverso” e se lo dice lei che lo diceva di Salvini e della Lega, bisogna pur crederci.
A proposito, perché ha lasciato la Lega? La nostra eroina non ha la minima esitazione: “ho lasciato la Lega per le sue posizioni sul Green Pass ed il sostegno a Draghi”. E la giravolta su UE ed euro? Niente, non vi è traccia nelle sue dichiarazioni. Magari, tra un cannolo di zio Totò e l’altro si sarà scordata.
Ma la nostra eroina ne ha per tutti, pure per Giorgia Meloni “in continuità col governo Draghi sulla guerra in Ucraina”. Niente, alla Francy Draghi non va proprio giù e spara su tutto il centrodestra. Per forza che è andata nella DC di Cuffaro, come poteva fare diversamente? L’approdo alla corte di Totò che governa in Sicilia col centrodestra che lei dice di non sopportare più, era inevitabile.
Signore e signori, Francesca Donato in tutta la sua coerenza.
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