Ormai possiamo dirlo ufficialmente: tra Arabia Saudita e Iran è scoppiata la pace. Grazie alla mediazione di Pechino – che incassa l’ennesimo successo diplomatico, candidandosi apertamente come leader delle mediazioni tra paesi in guerra silente da decenni – i due giganti del mondo islamico hanno concluso oggi un incontro ai massimi livelli che ha visto la partecipazione dei rispettivi ministri degli esteri, il principe Faisal bin Farhan per i sauditi e Hossein Amirabdollahian per l’Iran. Riyad e Teheran hanno concluso degli accordi sulla instaurazione di nuovi rapporti diplomatici, con l’apertura delle ambasciate nelle due capitali e dei consolati generali rispettivamente a Jeddah e Mashaad, sedi diplomatiche chiuse nel 2016 dopo la rottura delle relazioni tra i due paesi impegnati in uno scontro militare indiretto in Yemen.
Saudi Press Agency, l’agenzia giornalistica statale saudita, ha rilasciato alcuni stralci della dichiarazione congiunta delle due parti che promettono reciprocamente “ l’attuazione dell’accordo di Pechino e la sua attivazione in un modo che rafforzi la fiducia reciproca, espanda i campi di cooperazione e contribuisca a creare sicurezza, stabilità e prosperità nella regione”. Ma Teheran e Riyad hanno deciso di andare oltre, pianificando una collaborazione su tutti i campi di interesse comune, anche economico per lo sviluppo dell’area e per il rafforzamento della pace. “Le due parti” continua la dichiarazione congiunta “hanno inoltre concordato di rafforzare la loro cooperazione in ogni campo che aiuterebbe a raggiungere la sicurezza e la stabilità nella regione e a servire gli interessi dei suoi paesi e delle sue popolazioni” e hanno poi aggiunto di aver espresso “il desiderio di intensificare gli incontri consultivi e discutere le modalità di cooperazione per ottenere prospettive più positive per le relazioni, date le risorse naturali e il potenziale economico che i due paesi possiedono e le grandi opportunità per ottenere vantaggi reciproci”.
Questo incontro – anticipato da una telefonata dai due ministri nei giorni scorsi – può definirsi assolutamente storico e, a ben vedere, rappresenta il fallimento della politica estera dell’occidente ed il successo innegabile della strategia cinese che, volontariamente o no ma sicuramente a vantaggio dei propri interessi di stabilizzazione del continente asiatico, pone rimedio ai danni causati dalle guerre per procura degli Usa e dai paesi occidentali. La pace che scoppia fra Iran e Arabia Saudita è un pugno nello stomaco di Washington che vede perdere la sua egemonia militare, economica (a causa della dedollarizzazione in corso) e persino diplomatica. La pace tra Teheran e Riyad stabilisce inoltre l’inizio della fine di due guerre sanguinose, in Yemen e Siria, e il ritorno nel consesso arabo-islamico del governo di Assad.
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