A seguito dello scandalo scoppiato in casa Kiev sulle forniture alimentari da destinare ai militari ed acquistati a prezzi gonfiati, il ministero della Difesa comincia a traballare.
Recentemente David Arakhamia, capogruppo in parlamento del partito di maggioranza, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
“La guerra detta la politica del personale. Il tempo e le circostanze richiedono il rafforzamento e il raggruppamento. Questo sta accadendo ora e accadrà in futuro. Pertanto: Oleksiy Reznikov all’interno del governo viene trasferito alla posizione di ministro per le industrie strategiche per rafforzare la cooperazione militare-industriale, il che è assolutamente logico, tenendo conto della sua esperienza su “Ramstein” e della necessità di “aumentare” il ministero, che dovrebbe fare di più. Il maggiore generale Kyrylo Budanov sarà a capo del ministero della Difesa, il che è assolutamente logico in tempo di guerra”, riferendosi al capo dell’intelligence militare ucraina.
Quanto a Reznikov, era stato nominato ministro della Difesa nel novembre 2021 e ha dato un contributo significativo nel garantire alle forze ucraine la fornitura di armi occidentali, ragion per cui Zelensky tentenna un po’ nel congedarlo.
Ad ogni modo, il ministro sembra accettare piuttosto sommessamente la sua condizione di precarietà e un destino che sembra già scritto, tanto che ha dichiarato di rimettersi alla volontà del capo dello Stato.
Reznikov ha anche annunciato lo svolgimento di alcune verifiche all’interno del suo ministero a seguito dello scandalo sugli approvvigionamenti dell’esercito, riconoscendo che i servizi anticorruzione hanno “fallito nei loro compiti”.
Intanto Usa e Ue spingono per un’operazione epurativa.
Per accelerare il processo di adesione all’Ue dell’Ucraina, Bruxelles chiede come requisito che si tenga a bada lo scandalo di corruzione.
Washington ha già stanziato oltre 113 miliardi in favore dell’Ucraina, per cui avvisa di non disperdere i fondi.
È possibile che queste epurazioni interne non siano altro che uno specchietto per le allodole, una presunta lotta alla corruzione da dare in pasto all’opinione pubblica ucraina (e non solo), fondamentale se si pensa che per le elezioni del 2024 l’attuale governo farà di tutto per mantenersi in vita, come farà di tutto per continuare a ricevere finanziamenti dall’Occidente.
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