Il conservatore Kyriakos Mitsotakis, già primo ministro greco, ha vinto le elezioni nazionali, definendo la vittoria del suo partito un “terremoto politico”. Il suo partito di centro-destra, Nea Dimokratia, ha raggiunto circa il 41% dei voti. Alexis Tsipras, che si è fermato miseramente al 20%, si è congratulato con lui. Il leader di centro-sinistra perde malamente un’altra tornata elettorale dopo essere stato premier dal 2015 al 2019 forte di una campagna contro l’austerità dei salvataggi internazionali, salvo poi aver accettato le richieste dei creditori. Le elezioni si sono svolte basandosi su una nuova legge sulla rappresentanza proporzionale, che renderebbe complicato per qualsiasi partito il raggiungimento dei seggi necessari alla formazione di un governo in solitaria.
Mitsotakis ha detto che il risultato ha dimostrato che Nea Dimokratia ha il consenso dei cittadini greci a governare da solo. Durante il suo discorso di vittoria ha dichiarato: “Il popolo voleva la scelta di una Grecia gestita da un governo di maggioranza e da Nuova Democrazia senza l’aiuto di altri”. Il partito di Mitsotakis ha ottenuto 146 seggi, a fronte dei 151 necessari per l’ottenimento della maggioranza.
Le osservazioni del Primo Ministro rendono chiaro che non cercherà di condividere il potere con un altro partito, al contrario spingerà per una seconda tornata a fine giugno. Il Presidente della Repubblica Ellenica Katerina Sakellaropoulou gli offrirà un mandato per formare una coalizione, che probabilmente verrà rifiutato. Poi la passerà ai due partiti seguenti, e se proprio risulterà infattibile organizzerà un governo ad interim fino a nuove elezioni. Fino a quattro anni fa ottenere il 41% dei voti sarebbe bastato al raggiungimento della maggioranza nel parlamento greco; ora si richiede più del 45%, perché il partito vincente non ha più diritto a un bonus di 50 posti nel primo turno.
Il centro-destra ha governato la Grecia negli ultimi quattro anni e vanta una crescita del paese vicina al 6%, dato che probabilmente ha indotto parte dei cittadini greci a rispondere positivamente e nonostante la tragedia ferroviaria – che ha causato la morte di 53 persone – accaduta nel mese di febbraio, che sembrava potesse oscurare la campagna elettorale e invece non è stata assolutamente determinante ai fini del risultato.
Da una prima analisi del voto si evince che il 31,5% degli elettori di età compresa tra 17 e 24 abbia sostenuto Nea Dimokratia, superando le preferenze per Syriza. Al terzo posto si colloca il partito socialista del Pasok, che ottiene l’11,6% dei voti. Segue il KKE con il 7,2 %. Anche il partito dell’ex ministro delle finanze Yannis Varoufakis (MeRA25) non è riuscito ad approdare in parlamento, avendo ottenuto il 2,4%.
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