La Coca-Cola ha aderito alla sempre più crescente tendenza di utilizzare l’intelligenza artificiale nelle aziende, attraverso un accordo con la società di consulenza Bain & Company. Il produttore di bevande cercherà nuovi modi per stimolare la creatività nel marketing e nella pubblicità, utilizzando le tecnologie OpenAI come ChatGPT, DALL-E 2 e Codex.
Bain & Company ha utilizzato queste tecnologie di intelligenza artificiale nei suoi sistemi e processi di gestione, e Coca-Cola sarà il primo cliente a beneficiarne.
L’azienda cerca di sfruttare appieno il potenziale dell’IA per migliorare le proprie attività commerciali e di marketing.
Il comunicato stampa che ha annunciato questa collaborazione non ha specificato il valore della partnership tra Coca-Cola, OpenAI e la società di consulenza Bain. Nel comunicato, il CEO di Coca-Cola James Quincy ha espresso il suo entusiasmo nell’utilizzare tecnologie emergenti come DALL-E e ChatGPT per stimolare la prossima generazione di creatività.
Ma l’utilizzo di intelligenza artificiale non è una novità in casa Coca-Cola. Infatti, nel 2021, Coca-Cola annunciò la sua partnership con OpenAI per utilizzare la tecnologia del linguaggio naturale ChatGPT e il modello generativo di immagini DALL-E nelle sue attività di marketing e risorse umane. L’obiettivo di questa partnership era quello di promuovere la creatività e l’efficienza nei contenuti generati dal marchio.
Prima di questo accordo, Coca-Cola aveva già utilizzato ChatGPT e Dall-E, entrambi strumenti OpenAI per analizzare grandi quantità di dati e ottenere informazioni utili sulle tendenze del mercato e sulle preferenze dei consumatori. Hanno anche introdotto l’utilizzo di chatbot basati su AI per migliorare l’esperienza dei clienti sul proprio sito web e sui social media.
A tal proposito, e in relazione a questo nuovo accordo, James Quincy ha dichiarato che vedono nell’intelligenza artificiale un’opportunità per creare un marketing che sia all’avanguardia, e che stanno anche sperimentando forme di miglioramento per le loro operazioni e capacità commerciali. John Murphy, direttore finanziario dell’azienda, ha sottolineato che l’attrazione principale di questo nuovo accordo risiede nelle prospettive e nelle possibilità delle aree di marketing. Murphy ha sottolineato che hanno già interessanti casi di collaborazione con i team di marketing grazie ai quali, con l’aiuto dei nuovi strumenti di intelligenza artificiale, sono stati in grado di sviluppare contenuti creativi in modo più rapido ed efficiente.
Anche Coca-Cola dunque si fa prendere dalla “febbre dell’intelligenza artificiale” creata da ChatGPT; è una vera e propria bolla che, dopo aver interessato la scuola negli USA e in Australia e addirittura utilizzata nei processi in Colombia, comincia a prendere sempre più piede in questo mondo che si prepara a cambiare sotto i colpi del transumanesimo
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