Tutto quello che è stato prodotto ed è prodotto dall’Unione Europea ha sempre avuto una sola funzione: la distruzione del tessuto economico presente per colpire le classi popolari, i lavoratori; arricchire la classe padronale, le grandi industrie, la finanza, le banche e la mafia dei colletti bianchi. Nessuna direttiva, vincolo, norma ha mai fatto eccezione. E nel solco di questa tradizione neoliberista, la nuova direttiva UE sulle “case green” è l’ennesima operazione volta a devastare un mercato già fortemente indebolito, per renderlo vulnerabile e facilmente conquistabile dagli squali della speculazione edilizia.
A lanciare l’allarme sulla nuova direttiva è il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa che ai microfoni di Cusano Italia Tv ha espresso tutta la sua preoccupazione. “Il tema di questa direttiva” spiega Spaziani Testa “lo trattiamo dal 2021 e lanciamo un allarme: è inutile provare a fare cifre, il punto è che l’efficientamento energetico è evidentemente un beneficio, ma è altrettanto evidente che per raggiungere questi obiettivi non si possa obbligare a raggiungere le classi E o D entro certe date”. Continua spiegando che fare dei lavori in così poco tempo, cioè entro il 2030, per portare gli immobili residenziali alle classi energetiche E o D è praticamente impossibile e nel futuro nessuno potrà dire se le case sotto la classificazione E o D verranno vendute; “di sicuro” spiega Speziani Testa “c’è la perdita di valore già avvenuta con la notizia dell’approvazione della direttiva”.
Ma oltre alle tempistiche, a far paura sono anche i costi di questi lavori di rinnovo. Secondo la società specializzata Silvi Costruzioni Edili, il costo per i lavori di efficientamento energetico che porteranno gli immobili dentro le classi di energia E o D sono di circa 60 mila euro, se limitati alla coibentazione dell’edificio e alla sostituzione di caldaie a combustibile con caldaie “green” collegate ai pannelli fotovoltaici. Una cifra che non tutti possono spendere. E anche la società fa notare che nella direttiva si prevede un obbligo surrettizio, essendo obbligatorio fare questi lavori se si vende l’immobile o si decida di ristrutturarlo o si sottoscriva un nuovo contratto di locazione.
È evidente come la decisione europea di forzare i tempi per l’efficientamento energetico degli immobili residenziali vada nella direzione di colpire i piccoli proprietari, oppure i lavoratori che dopo una vita di sacrifici vorranno acquistare una casa: diventerà ancora più difficile ottenere un mutuo per acquistare una casa che difficilmente rientra nei parametri europei (e secondo alcune stime ad oggi solo il 45% degli immobili residenziali rientra nella categoria E). tale misura dunque favorirà la speculazione e le grandi società immobiliari, nazionali o multinazionali, che nel nostro paese sono in mano alla mafia. E dopo il Superbonus, che ha fatto ancora più ricchi mafiosi e palazzinari, con gravi costi economici per le piccole imprese o i privati che si ritrovano a dover ipotecare gli immobili, l’obbligo di portare gli immobili entro una certa classificazione energetica porterà ad una svalutazione degli immobili con la mafia già pronta ad acquistarli a prezzi stracciati, ristrutturarli e rivenderli alle multinazionali del settore immobiliare.
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