Barnaby Marsh, un miliardario impegnato in attività di filantropia, ha affermato che Jeffrey Epstein, il finanziare pedofilo condannato per abusi sessuali e pedofilia, tra i tanti fondi gestiti nella sua attività di broker di Wall Street, avrebbe gestito anche i soldi di Bill Gates.
Marsh, sentito dal Wall Street Journal, ha ribadito che Bill Gates era presente, insieme a lui e ad altri miliardari, alle riunioni che Epstein teneva nel suo appartamento di Manhattan. “Erano delle riunioni” dice Marsh “in cui Epstein discuteva con gli ospiti su come investire i loro soldi nelle opere di filantropia”, delle vere e proprie maratone di brainstorming per cercare di trovare delle soluzioni. “E a queste riunioni era presente pure Bill Gates”, anche se Marsh non sa dire in che anno, probabilmente nel 2019 lo stesso anno in cui Epstein fu imprigionato la prima volta, visto che il filantropo ricorda che “Epstein parlava molto della sua esperienza in prigione”. Bill Gates non ha risposto a queste dichiarazioni di Marsh, ma per lui ha parlato il suo portavoce il quale, sentito dalla stampa, ha detto che “Bill, ha più volte ribadito di essersi pentito di aver avuto rapporti con Epstein, se ne rammarica profondamente” e ha aggiunto che il signor Epstein “non ha mai gestito i soldi di Bill Gates”. Tuttavia, il miliardario americano, intervistato in un programma televisivo australiano ABC 7.30, alle domande della giornalista che gli chiedeva dei suoi rapporti con Epstein, Gates ha risposto che “come ho già detto e dirò per più di 100 volte, sì, non avrei dovuto cenare con lui”.
Dalle dichiarazioni di Marsh si evince che la rete di rapporti di Epstein era veramente ampia ed estesa; una rete che vedeva la partecipazione dei più alti funzionari di banche, fondi di investimento e, a questo punto, anche i multimiliardari. E chissà se dalla morte di Epstein, anche Bill Gates ne abbia tratto beneficio.
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