Il centrodestra ci riprova col nucleare. Ieri a Montecitorio è stata approvata una mozione presentata dalla maggioranza – e votata anche da Italia Viva e Azione – che impegna il governo a prendere in considerazione l’energia nucleare per portare avanti il progetto di “de-carbonizzazione dell’Italia”, mostrando come anche FDI e sodali siano totalmente appiattiti sull’Agenda 2030 che punta alla ristrutturazione industriale – che sarà una vera e propria de-industrializzazione – in Italia a scapito ovviamente delle classi popolari.
“Al fine di accelerare il processo di decarbonizzazione dell’Italia” si legge nella mozione approvata dalla maggioranza, si impegna il governo “a valutare l’opportunità di inserire nel mix energetico nazionale anche il nucleare quale fonte alternativa e pulita per la produzione di energia”. Inoltre, come si legge ancora nella mozione, si invita il governo “a valutare in quali territori al di fuori dell’Italia la produzione di energia nucleare possa soddisfare il fabbisogno nazionale di energia decarbonizzata e a valutare l’opportunità di promuovere e favorire lo sviluppo di accordi e partnership internazionali tra le società nazionali e/o partecipate pubbliche e le società che gestiscono la produzione nucleare al fine di poter soddisfare il suddetto fabbisogno nazionale”. Non si è fatta attendere la reazione del dicastero dell’Ambiente, con il ministro Gilberto Pichetto Fratin e la vice ministra Vannia Gava a vergare una nota ufficiale molto chiara: “Il nucleare di quarta generazione, secondo gli scienziati, è sicuro quanto pulito – hanno detto – Ci confronteremo ora con i partner europei e valuteremo, con la massima attenzione, come inserirlo nel mix energetico nazionale dei prossimi decenni, con l’obiettivo di raggiungere, anche con il contributo dell’energia nucleare, gli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti dall’Unione Europea, sino a quello finale della neutralità climatica del 2050″.
Dunque, in nome del fondamentalismo ambientalista, dell’ideologia green che ormai domina il dibattito su energia e fonti energetiche, la maggioranza di centro-destra – ed in particolare i finti sovranisti di Fratelli d’Italia – è pronta ad ignorare la volontà popolare che più volte ha avuto modo di esprimersi contro il nucleare in Italia con ben due referendum, uno nel 1986 – sull’onda emotiva dei fatti di Chernobyl – e l’altro nel 2011. Al di là delle valutazioni tecniche sull’impiego di questa fonte di energia, il popolo italiano si è pronunciato negativamente sulla possibilità di produrre energia dall’atomo. Aggirare la volontà popolare attraverso una mozione e col pretesto di una finta emergenza climatica, è l’ennesimo abuso di una classe politica prona agli interessi dei pochi.
In Italia la sovranità appartiene al popolo…solo se fa quel che dicono i pupari.
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