Marco Di Mauro Avanti.it Il flagello green continua ad abbattersi sull’economia europea, e sembra che i popoli non possano farci niente. Nessuno parla più degli agricoltori olandesi e della loro protesta iniziata a Stroe il 22 giugno scorso contro la devastante legge sull’azoto che minaccia – sulla base del presupposto completamente infondato che l’azoto prodotto dall’urina del bestiame e utilizzato come fertilizzante sia concausa del fantomatico riscaldamento globale – di … [Leggi di più...] infoGli allevatori olandesi resistono ancora, ma per quanto?
proteste
La rivoluzione opaca di Pechino
Marco Di Mauro Avanti.it Le proteste in Cina sono già finite? Ieri non si sono registrate in nessuna delle grandi città, scoraggiate forse dal dispiegamento dei blindati dell’esercito a Shangai. Per scongiurare ulteriori focolai, le amministrazioni locali di alcune grandi città hanno annunciato sui loro canali ufficiali – gli unici da cui si è parlato delle proteste nel paese, essendo stato imposto ai media un rigoroso silenzio e non avendo nessun esponente del Partito … [Leggi di più...] infoLa rivoluzione opaca di Pechino
Cina: sale la tensione sociale
Evidentemente la protesta di Zhengzhou ha fatto scuola. Gli operai della Foxconn, per la prima volta dalla chiusura di Wuhan del 2020, hanno affrontato a viso aperto gli inquietanti agenti vestiti da palombaro che tanto hanno vessato la popolazione negli ultimi due anni colpendoli con pietre, transenne, e anche a mani nude, costringendoli in alcuni casi a battere in ritirata. La Cina, unico stato nel mondo, ha deciso di prolungare ad libitum le misure sanitarie, obbligando la … [Leggi di più...] infoCina: sale la tensione sociale
Francia: Sanofi in fiamme
Al di fuori della Francia non ne parla nessuno, non un trafiletto, non un canale, non un sito, ma da domenica 20 novembre diverse centinaia di operai della Sanofi sono sul piede di guerra per chiedere un aumento salariale a fronte di inflazione e caro vita non dipendenti da loro: “Chiediamo cifre in linea con l'inflazione e con le risorse dell'azienda.” ha detto alla stampa Samuel Lechevallier, delegato della Confédération Française Démocratique du Travail (CFDT) presso lo … [Leggi di più...] infoFrancia: Sanofi in fiamme
“L’Iran non è un paese per rivoluzioni di velluto”
Marco Di Mauro Avanti.it Oggi sono rimbalzate sui media generalisti notizie di un rivolta alla prigione Evin di Teheran, dove stavano avvenendo “pesanti scontri” sulla scia delle proteste che, secondo i deformatori occidentali, starebbero sconvolgendo il paese, mentre i parenti dei detenuti, ovviamente tutti dissidenti politici messi in carcere ingiustamente, gridavano da fuori al perimetro della struttura “morte al dittatore!”; ma stando ai media locali e a voci … [Leggi di più...] info“L’Iran non è un paese per rivoluzioni di velluto”
L’Italia ribelle che non interessa a nessuno
Marco Di Mauro Avanti.it I tassisti italiani sono sul piede di guerra ormai dall’inizio del mese. Contestano il DDL Concorrenza, che dà mandato all’esecutivo di legiferare in materia di trasporto pubblico, e in particolare contro l'articolo 10, nel quale i primi tre commi del paragrafo 2 recitano: a) definizione di una disciplina per gli autoservizi pubblici non di linea che provvedono al trasporto collettivo o individuale di persone che contribuisca a garantire il … [Leggi di più...] infoL’Italia ribelle che non interessa a nessuno
Allevatori olandesi in guerra contro la bestia green
Marco Di Mauro Avanti.it Novembre dell’anno scorso è stato forse il picco a livello europeo delle proteste contro le misure restrittive pseudo-sanitarie. Parigi, Londra e Berlino videro i cortei superare il milione di partecipanti, così i vari governi si videro costretti a calare la carta della repressione poliziesca, con la quale tennero a bada i bollenti spiriti del dissenso popolare. In alcuni casi non ci fu il bisogno di calcare la mano, come in Germania e Regno Unito, … [Leggi di più...] infoAllevatori olandesi in guerra contro la bestia green
La marcia su Islamabad è ancora lunga
Marco Di Mauro Avanti.it Mercoledì 30 marzo Imran Khan, allora presidente del Pakistan, si è trovato senza il terreno sotto i piedi. Il Muttahida Qaumi Movement - Pakistan, partito della coalizione che gli garantiva la maggioranza all’Assemblea Nazionale, ha votato contro la fiducia al suo esecutivo, facendo salire a 177 i voti d’opposizione – cinque in più dei 172 richiesti in un parlamento di 342 membri come quello pakistano. Già tutti i suoi avversari politici … [Leggi di più...] infoLa marcia su Islamabad è ancora lunga